Salve a tutti, sono Franco Rosso, l'autore dell'articolo "Pensare piani di sperimentazione applicati alle piante succulente", pubblicato nell'ultimo numero di Piante Grasse (n. 4/2015).
Non avendo ancora avuto riscontri in merito a coltivatori - siano essi appassionati volenterosi oppure professionisti curiosi - che volessero cogliere la proposta di collaborazione con la quale ho esordito in premessa ma, al contrario, avendo ricevuto alcune segnalazioni relative alla complessità dell'argomento trattato, volevo riportare la seguente nota, destinata a fugare ogni eventuale malinteso e ad aprire quindi la porta a queste tanto attese collaborazioni.
L'articolo, per quanto lungo, non è finalizzato a mettere il lettore nelle condizioni di applicare da solo il metodo dl disegno sperimentale multivariato: questo sia in funzione dell'effettiva complessità dell'argomento, sia (soprattutto) per la necessità di avere a disposizione le interfacce software specifiche, ed insieme ad esse la formazione per utilizzarle. Al contrario, l'articolo in questione è finalizzato soprattutto a far conoscere l'esistenza di questo modo di lavorare, dei suoi indubbi vantaggi e dei "piccoli sacrifici" in termini di impegno al quale dovrebbe andare incontro il coltivatore qualora decidesse di abbracciare questo metodo di lavoro. Resta però assodato che l'organizzazione del piano sperimentale e poi la successiva interpretazione del risultati restino incombenza non del coltivatore, bensì di una figura diversa, ad esempio di un esperto di statistica, o nel caso corrente del sottoscritto che già si trova a lavorare con questi strumenti di calcolo per altre ragioni.
E' così che provo a rilanciare nuovamente la proposta: non fatevi impressionare dalla cornice del tutto, quello che serve per mettersi in gioco ed accettare la "sfida" è la capacità e soprattutto la buona volontà di coltivare piante succulente "in serie" (nel senso di tanti soggetti uguali, portati avanti in parallelo tutti insieme), e di essere disposti a dialogare tante e tante volte con chi, dall'altra parte della rete (il sottoscritto) si è preso la responsabilità di far di conto!
Coraggio amici cactofili (succulentofili non suona bene...): se ci impegniamo sono sicuro che insieme troveremo un bell'argomento sul quale fare ricerca sperimantale, per pubblicarlo poi sulla nostra rivista a lavoro concluso!
Grazie a tutti e a presto
Franco