Grazie claudex, per avermi preceduto con l'informazione, ho riletto ora l'articolo su "Piante Grasse" di Heinz Hoock ed Edgar Schuber: Digitostigma caput-medusae
in coltivazione. Un Astrophytum dal "cappello magico botanico? ... Fra le altre cose nell'articolo si dice che: E' stata avanzata l'ipotesi di un ibrido naturale fra un Astrophytum e un'altra specie di cactus, la cui natura è finora sconosciuta ...
Questa pianta la troviamo descritta anche sullo speciale del 2007 dal titolo "Il Genere Astrophytum Lemaire"
Descrizione originale di Velazco, C.G. & Nevarez, gli scopritori di questa nuova pianta cactacea che chiamarono Digitostigma caput-medusae.
Nel 2012 sul n. 2 di Piante Grasse, troviamo un articolo interessantissimo dal titolo: Digitostigma caput-medusae, " A dieci anni dalla sua scoperta" testo e foto di Manuel Nevarez di los Reyes.
Parla tra l'altro della protezione e conservazione della pianta, che si realizza con la conservazione dell'habitat e la propagazione fuori habitat per poter rendere disponibile per il mercato la pianta e i suoi semi.
Sono orgogliosa di appartenere a questa Associazione per la ricchezza e la conoscenza botanica sulle succulente che mi dona attraverso la Rivista di "Piante Grasse" io sono socia dal 1996-1997 so che quest'anno l'Associazione compie 35 anni e mi auguro che con l'aiuto di tutti come è stato finora possa raggiungere anche i 100 anni di vita.

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