Ricordiamoci di Antonio Panebianco

Fin dagli inizi dell’AIAS è stato tra i soci più attivi, socio fondatore dell’Associazione, già nel 1978 faceva parte del gruppo “Gruppo Amatori di Piante Grasse di Firenze” che poi confluì nell’AIAS. ANTONIO inviò una nota ad un settimanale chiedendo a chi era interessato alle Piante Grasse di mettersi in contatto con lui. Il risultato fu incoraggiante, tanto che il gruppo fiorentino decise di inviare un formulario in cui si chiedeva il parere sulla fondazione di un’associazione nazionale. Il primo congresso venne tenuto a Firenze il 22 Settembre 1979; nella sua prima relazione, Antonio annunziò che avevano aderito 180 soci! Di questi, più della metà erano presenti al primo congresso. Fu approvato lo Statuto e furono tenute le prime elezioni: Gasperini Presidente, Rovida Vicepresidente, Panebianco Segretario, Capizzi tesoriere. Collaborò subito con articoli con la nostra rivista Piante Grasse, fin dal n. 1 che è del 1981.


Tratto dall’articolo “Come è nata l’AIAS” di Gianfranco Rovida.
Piante Grasse fasc. 1 Gen-Mar 1989.

^^^^^^^^^^

Ricordo di Carlo Zanovello e Luciano Battaia

Antonio Panebianco muore e lascia nei primi iscritti all’AIAS un vuoto Anche Antonio Panebianco, primo segretario AIAS, come prima di lui il primo Presidente dell’AIAS Cesare Gasperini, ci ha lasciati. La ruota della vita che nel tempo tutto travolge ci ha sottratto anche Antonio il primo promotore della nostra associazione. Ricordiamo ancora lo scritto di Antonio, comparso nella rubrica ‘Pollice Verde’ sul settimanale L’Espresso tenuta da Ippolito Pizzetti, in cui, il Panebianco, lanciava la proposta di riunire in una associazione tutti gli appassionati italiani di succulente e bene ricordiamo anche il primo incontro a Firenze ove si trovarono alcune decine di interessati provenienti da tutte le regioni italiane, dalla Liguria al Veneto, alla Sicilia, alla Sardegna. Di questa associazione, che venne chiamata AIAS, divenne poi il primo segretario nazionale e noi rammentiamo volentieri l’ospitalità con cui venimmo ricevuti, nella sua casa a Scandicci in occasione di un incontro tra appassionati. Poi le vicende personali ci hanno fatto perdere di vista ma a noi è rimasto il grato ricordo di quei primi anni e crediamo che questo nostro sentire sia condiviso da tutti i soci che hanno incontrato il nostro primo segretario. La litigiosità molto italiana ha portato infine alla nascita per divisione di molte altre associazioni di succulentofili che prima o poi potrebbero riconoscere i vantaggi di una federazione ricostruendo così in forma più stabile quanto Antonio Panebianco aveva per primo concepito e perseguito!